Sunday 7 June 2009

Cantastorie...

Mi riferisco a questo video.
Ok, questa tipa in soli 16 minuti, prima di parlare del suo libro, che non conosco e non ho letto (Perche' leggo Erlend Løe) e' riuscita a sparare una bella manciata di stronzate.
Premessa cretina: I Norvegesi non sono 5 milioni, ma 4 e 1/2 quel mezzo milione e' composto in maggioranza da casalinghe slave e sudamericane, badanti e famiglie pachistane naturalizzate a Oslo. Så norvegesi biondi sudati, che non si lavano da 15 giorni e si cambiano le mutande una volta ogni 4 anni: 4 milioni. E poi dicono che siamo noi quelli sporchi...
1 Il livello di istruzione in Norvegia e' alto a livello di istruzione obbligatoria: ovvero tutti si diplomano e fanno dei corsi post-diploma, ma poi la maggioranza va a lavorare, non all'universita'. Che succede? che questa cosa dell'istruzione minima obbligatoria ai 16-17 anni c'e' sempre stata, da generazioni, quando in Italia, anche negli anni 90 c'era gente che mollava gli studi prestissimo, senza un diploma. Quindi sembra davvero che il livello di istruzione minimo e' piu' alto, ma alla realta' dei fatti, solo pochi eletti che vivono nei pressi della citta' e hanno voglia di infilarsi in un mare di debiti, continuano veramente gli studi sopra i 18 anni.
2 Il Regno Unito e' uno tra i paesi in cui si legge di piu' al mondo. Purtroppo con le bibbie degli scrittori britannici, tipo 700 pagine, non e' facile finire un libro presto. La Norvegia legge piu' giornali (una media di 2 al giorno) che libri. E se tutti li leggono come il Furetto (che lo comprano la mattina col caffe' e poi lo mollano su un angolo del tavolo), io allora ne leggo 10 al giorno di giornali.
3 Ok e' vero, il razzismo dilaga in maniera Abominevole. Li' Ch'ha preso.
4 Quel Likestilling di cui ho parlato in tanti posts precedenti, e' solo alla carta: le donne non hanno gli stessi diritti degli uomini! Generalmente una donna sopra i 20 anni sforna figli e sta a casa 6 mesi all'anno per tutti gli anni che fa figli (cira 3-5 anni). Se una donna va ad un colloquio e ci va un uomo, a parita' di razza esperienza e merito, prendono l'uomo. Claro. Solo nel caso in cui la ditta ha veramente bisogno di addrizzare la percentuale, di solito scarsa, di donne o immigrati, questi vengono presi in considerazione. Una ditta media di 20 impiegati, ha circa 1 impiegato o donna, o straniero o disabile. Piu' la ditta e' grande, piu' e' controllata statalmente e piu' la mansione richiede un'elevata istruzione piu' queste percentuali aumentano. La ditta del Furetto dispone di ben 2-3 donne, 1 disabile e 1 straniero naturalizzato da 10 anni.
Ok, non e' cosi' dappertutto!! Il settore sanitario ha un'altissima percentuale di stranieri impiegati (soprattutto dottori e infermieri) perche' in media quelle sono posizioni che richiedono una laurea, che un Norvegese medio non ha. Anche a livello assistenziale la domanda e' molto alta e donne straniere sposate con cittadini hanno piu' possibilita' di diventare badanti o adb, o di entrare nel fantastico mondo della pulizia dei cessi (come nel mio caso). Nel caso di "integrazione dall'alto" molti impresari thai, turchi, pachistani o polacchi hanno aperto le loro compagnie e assumono SOLO thai, turchi, pachistani e polacchi (con stipendi e regolamenti vigenti in Thailandia, Turchia, Pakistan o Polonia -vedi ristoranti Italiani a Londra-).
In tutti gli altri posti non ti assumono dal giorno alla notte: aspettano ANNI prima di farlo e generalmente se lo fanno e' perche' sono lavori che nessuno vuole fare: qualcun altro ha rinunciato a quella posizione prima.

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